È arrivato il giorno in cui proverò per la prima volta una lezione di yoga con il maestro Elio.

Al telefono una ragazza dello staff, molto gentile, mi ha detto che non devo portare nulla, solo, se lo desidero, il mio asciugamano personale ma ne posso anche fare a meno perché troverò tutto quello che mi serve.

Mi chiede di arrivare un po’ prima della lezione perché desidera avere il tempo di mostrarmi la scuola.

Trovo facilmente H3OM, comodo vicino all’uscita della superstrada, e parcheggio.

Appena varco la soglia, sono avvolta da una sensazione di calore. Non so bene dire se è merito dell’installazione illuminata di origini indiane all’ingresso o delle pareti color rubino. Forse sono i tronchi di legno illuminati posti uno sull’altro

Dietro il banco dell’accoglienza trovo il sorriso della ragazza con cui ho parlato al telefono.

Si presenta, si chiama Stefania. Mi accompagna in uno spazioso spogliatoio femminile, mi dà qualche veloce informazione pratica e mi avvisa che il maestro Elio mi aspetta nella sala Terra quella più grande. Mi aspetta per scambiare due parole prima della lezione.

Sbircio un po’ nelle stanze e ne scopro altre due: Acqua e Aria. Chissà che corsi si tengono lì dentro, sono proprio curiosa.

Torvo facilmente la sala Terra.

Profuma di incenso, i tappetini sono tutti già disposti ordinatamente, ognuno con la sua coperta.

Cammino su questo pavimento caldo, morbido, accogliente. Il maestro Elio si presenta con un gran sorriso e mi spiega che cammino sul pavimento che usano le scuole di danza.

Mi pone diverse domande, dalle mie aspettative alla mia situazione di vita, dai vari impegni al mio stato di salute. Poi mi lascia al mio tappetino e si dirige al suo posto davanti a tutti. Mi siedo a gambe incrociate e capisco che è ora di cominciare perché il maestro Elio comunica le prime istruzioni e comincia a far vibrare il suo Harmonium.

Chiudo gli occhi e mi sento a casa.