L’espressione “Mindfulness” può essere tradotta come “attenzione”, “piena coscienza”.
Attenzione mantenuta nel momento presente, priva di giudizio.
La Mindfulness affonda le sue radici nelle tradizioni contemplative buddiste. La sua pratica si propone di ridurre ed eliminare la sofferenza legata a una scorretta comprensione, così come è rivelato nelle Quattro Nobili Verità e nell’Ottuplice Sentiero, fondamenti della spiritualità buddhista.
Realtà o virtualità
Dove siamo?
La nostra mente è un vortice, lavora sempre, spesso è distratta e non collegata alla realtà del presente. Vaga in continuazione. Tende a rimuginare, a giudicare e a criticare chiunque e qualsiasi cosa.
Quando la mente è proiettata nel futuro, quando rivanga il passato o fantastica, perdiamo il contatto con ciò che ci circonda, con le relazioni, gli eventi, le occasioni, con il momento presente.
I ritmi di vita sempre più frenetici limitano la nostra consapevolezza. Siamo continuamente stimolati, dipendiamo dalle nuove tecnologie, siamo iper connessi e vorremmo fare mille cose simultaneamente. Tutto questo ci impedisce di vivere pienamente il presente.
Cosa dimostrano i risultati delle ricerche scientifiche?
- Il ritmo di vita e il numero di cose da fare sono la principale causa di stress, infelicità e malattia.
- Il multitasking riduce la produttività del 40%, si lavora di più e si produce di meno
- Voler fare più cose contemporaneamente significa disperdere energia e concentrazione a discapito del nostro benessere
e quindi…
Siamo sempre più infelici
Gli studi scientifici dimostrano che il nostro livello di felicità è correlato alla capacità di essere presenti alle nostre azioni.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità prevede che, entro il 2030, la depressione potrebbe essere la malattia più diffusa.
Cosa fare?
La Mindfulness è la pratica del prestare attenzione per vivere il presente in modo consapevole come “qui e ora”
Come si pratica la mindfulness?
La mindfulness si può praticare in ogni momento della giornata. La pratica può essere formale e informale.
La pratica formale prevede la meditazione mentre la pratica informale consiste nell’acquisire consapevolezza di tutte quelle attività quotidiane che spesso svolgiamo inserendo il “pilota automatico” come mangiare, camminare, fare una doccia, guidare, sbrigare le faccende domestiche.
Con la pratica della Mindfulness impariamo a riconoscere e a osservare i pensieri che attraversano la nostra mente senza venirne travolti e lasciandoli andare. Impariamo a non identificarci con i nostri pensieri e a diventarne semplici osservatori.
Possiamo allenare la nostra mente e cambiare profondamente il modo in cui sperimentiamo il mondo esterno e il modo in cui ci relazioniamo con gli altri, migliorando la qualità di ogni momento della nostra vita.
Per approfondire l’argomento invitiamo a leggere l’articolo al seguente link:
https://www.istitutobeck.com/mindfulness/che-cos-e-la-mindfulness
Elio Manni
Sannyasi Prem Shakti – socio fondatore H3Om